L’Income Share Agreement (ISA), innovativo strumento finanziario presentato in questo libro e teorizzato per la prima volta dal premio Nobel all’Economia Milton Friedman, potrebbe rappresentare un’arma efficace per far fronte alle carenze finanziarie che attanagliano il sistema universitario italiano.
Un piano da 735 milioni di euro per formare, nei prossimi cinque anni accademici, oltre 140 mila laureati con competenze STEM, profili improntati all’analisi dei dati e professionisti nell’ambito sanitario-paramedico, grazie all’innovativo strumento degli Income Share Agreements. È questa la proposta che Pier Giorgio Bianchi e Paolo Alberico Laddomada – avanzano nel loro libro.
Penultima tra i Paesi OCSE (“davanti” al Messico) per percentuale di laureati nella popolazione adulta, l’Italia fatica a migliorare un rapporto storicamente complicato con l’istruzione universitaria. Resta infatti tra i fanalini di coda per investimenti in questo campo e per offerta di borse di studio. Allo stesso tempo i costi aumentano ma non tutte le famiglie comprendono i benefici della formazione. Dati che servono solo in parte a spiegare uno dei più importanti problemi del sistema universitario italiano: l’incapacità di produrre un numero consistente di laureati, specie nei settori in cui le imprese ne hanno maggior bisogno.
Eppure l’istruzione resta una delle leve più potenti per la crescita del tessuto produttivo e imprenditoriale: rinunciare a investire in questo campo equivale quindi ad affossare le sorti future del nostro Paese.
In quest’ottica la proposta al centro del libro è quella di affrontare il problema facendo ricorso alle potenzialità dell’Income Share Agreement (ISA). Teorizzato dal Premio Nobel Milton Friedman, questo strumento permette agli studenti di pagare l’università in base al loro reddito futuro, incorporando in un unico strumento gli aspetti positivi di prestiti e borse di studio. Secondo gli autori, l’utilizzo degli ISA consentirebbe di impostare un piano per il rilancio dell’istruzione universitaria, innescando un circolo virtuoso i cui benefici si rifletterebbero sulla crescita dell'intero Paese.