Nel suo nuovo saggio, Gianmario Verona condivide prospettive e buone pratiche per i leader di domani, che si troveranno a operare in un mondo sempre più imprevedibile. Il consiglio per loro? Rinunciare alla ricerca della soluzione ottimale per imparare a “connettere i punti”
Sorpresi da crisi continue, sommersi dai dati, incalzati dall’intelligenza artificiale: è ancora possibile essere “Capaci di decidere”? Le variabili in gioco sono talmente tante che il loro intreccio diventa imprevedibile: che si tratti del contesto macro degli scenari economici e geopolitici o di quello micro, in cui imprese, istituzioni e professionisti si sono arricchiti di competenze e sensibilità inimmaginabili fino a pochi anni fa, la complessità è il tratto distintivo della nostra epoca. Il mondo del lavoro, insomma, richiede una prospettiva di leadership completamente nuova.
Docente di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Management e tecnologia dell’Università Bocconi, Verona condivide nel suo saggio visioni e buone pratiche per i leader di domani affrontando il tema da un lato con il bagaglio di esperienze vissute nei sei anni di rettorato dell’ateneo milanese (dal 2016 al 2022), dall’altro con i contributi raccolti in una serie di cinquanta interviste ad altrettanti “executive” che esprimono le loro considerazioni su cosa caratterizzi il processo decisionale di un manager o policy maker moderno. Il risultato è un viaggio alla scoperta del legame sempre più stretto tra i concetti di leadership e complessità, articolato rispetto ai tre vettori cardine di questo inizio di millennio: digitale, sostenibilità e capitale umano.