Il nostro futuro di europei dipende dall'Africa.
Nel clima eccitato dall’allarme sull’“invasione” dei migranti
tendiamo a vedere l’interdipendenza euro-africana come una
catastrofe incombente, un’apocalisse. Tanto più benvenuto
è questo libro di Andrea de Georgio, le cui esplorazioni
sono un salutare antidoto alle semplificazioni mediatiche,
ai bombardamenti di propaganda che di quelle terre insieme
affascinanti e terribili ci offrono un’immagine distorta, riflessa
nel nostro specchio eurocentrico. È lo sguardo esotico, prima
ancora che neocoloniale, che deforma la realtà e ci impedisce
di cogliere, con curiosità e senza troppi pregiudizi, le varietà
e le contraddizioni di un continente che ci si avvicina.
L’approccio opposto, endotico – Andrea è almeno
altrettanto africano di quanto sia italiano – ci apre squarci
sapienti e colorati, che molto ci aiutano a capire che cosa
accade in un mondo con il quale siamo e sempre
più saremo intrecciati.