La Grande Recessione che ha investito l’economia
mondiale a partire dal 2007 ha provocato
nel nostro paese una caduta del PIL e degli investimenti
fissi e un pesante deterioramento degli
indicatori di fi nanza pubblica, con un aumento
sensibile del rapporto debito pubblico/PIL.
L’Italia del 2017, al contrario, mostra i segnali di
una timida ripresa. Per rafforzare questi segnali
e tornare a crescere occorre delineare i contorni
di una rinnovata politica industriale che abbia al
suo centro l’accelerazione dell’attività innovativa
delle imprese, e che favorisca nel contempo
la mobilità delle risorse verso le imprese più
produttive, innovative e aperte a forme avanzate
di internazionalizzazione. Sotto questo profi lo
allo Stato compete un molteplice ruolo: da un
lato promotore di progetti di ricerca precompetitiva
che incentivino la messa in comune di
risorse private e pubbliche per realizzare obiettivi
di sviluppo e benessere collettivo; dall’altro
aggregatore di energie innovative in un tessuto
produttivo di piccole e medie imprese, ancora
oggi troppo frammentato; e infine facilitatore
di interconnessioni tra imprese e istituzioni di
ricerca.