Linkiesta spiega come costruire un ponte tra due attività tipicamente umane, individuando nell’umorismo un atto espansivo della mente in grado di dare una nuova forma alla realtà. Un estratto dell’articolo a firma di Dario Ronzoni
(Linkiesta) - Mette alla prova gli schemi consolidati, sfida le abitudini e provoca nuovi spunti di riflessione. È il pensiero laterale. Ma, a pensarci bene, lo fa anche l’umorismo. Entrambi parlano la lingua dello stupore e dell’imprevisto, stabiliscono nuove connessioni e ristrutturano gli elementi in gioco.
È per questo che Filippo Losito, autore di narrativa, teatro e televisione (nonché comico), li comprende nel sul ultimo libro: “Humor e pensiero laterale – I processi mentali che stimolano la creatività”, edito da Egea, in cui fa un viaggio nei meccanismi della creatività e della risata, ne analizza i processi mentali e ne stabilisce la parentela.
Il risultato è un ponte tra due mondi, entrambi studiati da tempo ma quasi mai collegati. La risata, si sa, è «come il respiro e il pensiero: un atto involontario» e nel suo coinvolgere, in maniera quasi totale, i muscoli del corpo, diventa «l’indicatore più evidente dell’emozione». È la situazione unica in cui «qualità del pensiero e qualità del respiro sono collegate».
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