La presidenza di Donald Trump è stata unica e diversa da ogni altra precedente. Essa presenta alcuni caratteri che nel loro insieme costituiscono un unicum: un mix di nazionalismi (conservatore e culturale); un graduale processo di erosione della credibilità delle corti; un “populismo” non rispettoso della Costituzione e delle leggi adottate in base all’ordine della democrazia “rappresentativa”; un uso spregiudicato dei mezzi di comunicazione politica, imperniata su poche frasi “ad effetto” continuamente ripetute.Finora la democrazia americana è stata considerata la principale barriera difensiva e l’elemento di saldezza delle altre democrazie esistenti nel mondo. E allora per quale ragione una democrazia robusta e ben radicata non ha avuto un immediato moto di rigetto nei confronti di Trump? Il sistema di governo americano ha dentro di sé gli anticorpi necessari a prevenire e a reprimere una svolta autoritaria che lasci intatto il guscio della democrazia e ne rinneghi la sostanza?Ciò che è certo è che la presidenza di Trump ha lasciato dietro di sé un prezioso insegnamento: la democrazia è un bene deperibile, che può facilmente andare in frantumi.
Intervengono:
- Giovanni Borgognone, professore associato di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino
- Piero Ignazi, professore ordinario di Politica comparata all'Università di Bologna
- Gianfranco Pasquino, politologo e professore emerito di Scienza politica all'Università di Bologna
- Paola Peduzzi, giornalista de Il Foglio
- Mario Patrono, professore emerito di diritto pubblico comparato ed europeo nella Università di Roma “La Sapienza”
- Arianna Vedaschi, professore ordinario di diritto pubblico comparato presso l’Università Bocconi
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L'evento è stato accreditato dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia per 2 crediti formativi. Chi desiderasse ottenere i crediti dovrà registrarsi tramite la piattaforma dedicata www.formazionegiornalisti.it
L'evento prende spunto dalla pubblicazione del libro "Donald Trump e il futuro della democrazia americana", di Mario Patrono e Arianna Vedaschi (BUP 2022).