EDGAR MORIN
Edgar Morin, il cui vero nome è Edgar Nahum, è nato a Parigi l’8 luglio 1921 da genitori ebrei sefarditi. Nel 1941 si iscrive al Partito comunista francese; negli anni della Seconda guerra mondiale e con l’occupazione della Francia combatte nelle file della Resistenza: Morin è il suo nome di battaglia. Nel 1944 partecipa alla liberazione di Parigi. Sociologo al CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique), di cui è tuttora direttore per la sezione scienze umane e sociali, si dedica negli anni Cinquanta a ricerche sul divismo, i giovani e la cultura di massa. Collabora con articoli politici al France Observateur e poi al Nouvel Observateur. Nel 1956 fonda la rivista Arguments, che affronta via via i temi cruciali del tempo: il raffreddamento della lotta di classe nei paesi del blocco socialista, la nuova classe burocratica, la guerra d’Algeria, il gaullismo. Nel 1967, insieme a Roland Barthes e Georges Friedmann, fonda la rivista Communications, di cui è tuttora co-direttore. Nel 1969 trascorre un anno al Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, in California: qui entra in contatto con gli studi genetici rivoluzionati dalla scoperta del DNA che influenzeranno notevolmente la sua epistemologia, la sua visione del mondo e della vita. Nel 1987 vince il Premio Europeo Charles Veillon. Nel 1998 è nominato presidente del Comitato scientifico per la riforma dei saperi nelle scuole secondarie superiori. Attualmente è presidente dell’Associazione internazionale per il pensiero complesso (Parigi) e dell’Agenzia europea per la cultura (UNESCO). Instancabile saggista, ha pubblicato numerosissime opere a partire dagli anni Cinquanta.