Nel suo primo libro Open Innovation, ormai tra i best seller sul management nel mondo anglosassone, Henry Chesbrough spiegava che le fonti di conoscenza sono sempre più diffuse e le buone opportunità sono da cogliere al di fuori della cerchia aziendale, e che dunque le aziende di ogni dimensione devono imparare a gestire un processo innovativo più "aperto" agli stimoli esterni. Open. Modelli di business per l'innovazione propone al pubblico italiano il secondo libro di Chesbrough, in cui l'autore fa scoprire come realizzare profitti in un mondo caratterizzato dall'innovazione aperta. Il volume propone una serie di strumenti utili per la diagnostica del modello di business e prende in esame possibili rischi e ostacoli del percorso di apertura, per sfruttare al meglio le opportunità presenti all'esterno dell'azienda, sul mercato delle idee e delle tecnologie. Chesbrough dimostra che, in un mondo in cui la protezione di marchi e brevetti è sempre più diffusa, un'azienda deve imparare a gestire e valorizzare la proprietà intellettuale. A partire da essa, nuovi modelli di business possono essere ideati e diventare necessari per lo sfruttamento degli asset intangibili. La descrizione delle teorie è corredata da numerosi esempi di aziende come Qualcomm, Procter & Gamble, IBM che offrono utili lezioni per la definizione di modelli di business aperti. Con approccio operativo e concreto, Chesbrough mette a frutto la sua esperienza di uomo di azienda, consulente e docente universitario, per guidare lo studente e il manager nella navigazione sulle turbolenti acque dell'innovazione aperta. Si tratta di informazioni preziose per creare e catturare valore dalle idee e opportunità intorno a noi. Il curatore dell'edizione italiana amplia la trattazione, per rendere il libro ancora più adatto al lettore cui è rivolto, proponendo ventitrè casi di altrettante aziende che in Italia hanno saputo innovare i loro approcci al mercato, cogliendo così nuove opportunità.